Compagnie telefoniche italiane: Freemobile pronta al via

Arriva in Italia un nuovo operatore di telefonia mobile. Una nuova compagnia telefonica italiana. Molti già conoscono Free Mobile, gestore telefonico tutto francese che in Patria ha davvero scombinato il mercato della telefonia mobile. Quando in Francia è arrivata Free Mobile ci si trovava in una situazione abbastanza simile alla nostra. Tariffe alte, gestori poco trasparenti ed una torta gigante divisa in tre. Come lì c’ erano Orange, Sfr e Bouygues, qui da noi quasi l’ intero comparto è in mano oggi a tre big: Tim, ex Telecom Italia – SIP, Vodafone (ex Omnitel) e Wind Tre. Quest’ ultima ormai unico soggetto, dopo un lungo e travagliato processo di integrazione.

Sì perché forse ancora non tutti sanno che Wind e H3G compongono un’ unica grande compagnia telefonica. Cosa magari non molto nota al grande pubblico per il semplice fatto che entrambi i marchi continuano ad operare in maniera separata. Proprio come se fossero due diverse compagnie. In realtà, gran parte delle due aziende sono già state integrate, lasciando la proprietà della mega company ad un soggetto posseduto 50 e 50 dai due soci, quello russo e quello cinese.

Già la rete Wind Tre è al momento quasi unica. I clienti di 3 Italia hanno infatti visto sostituirsi il roaming storico con Tim con quello con Wind. I clienti, ex h3g utilizzano quindi già di fatto una nuova rete unica nazionale, somma di quelle 3 e Wind.

In questo contesto di profondo cambiamento, si è di fatto liberato spazio per un nuovo gestore mobile che come riportato in anteprima da www.4fan.it dovrebbe chiamarsi Ho Mobile. Ovvero, la versione italiana della francese Free Mobile.

Compagnie telefoniche. Dalla Francia all’ Italia con Ho Mobile

Il matrimonio tra Tre e Wind ha liberato lo spazio, sia dal punto di vista del mercato che delle frequenze, per l’ entrata di un nuovo gestore telefonico. Il quarto, dopo Tim, Vodafone e appunto Wind Tre. A pretenderlo è stata in realtà la commissaria europea alla concorrenza, che ha dovuto attentamente esaminare la richiesta di Wind di essere incorporata nella vecchia H3G.

L’ entrata di una Free Mobile anche in Italia è stata quindi una condizione necessaria per avere l’ ok dalla massima autorità UE. L’ Unione Europea è infatti responsabile della libera concorrenza nei singoli mercati nazionali e una concentrazione dell’ intero settore, in mano a soli tre concorrenti, aveva fatto seriamente preoccupare i vertici di Bruxelles.

L’ arrivo in Italia di Ho Mobile. Quando sarà lanciata la nuova compagnia telefonica Ho Mobile?

La compagnia telefonica Ho Mobile arriverà in Italia agli inizi del 2018. Ancora la data non è certa. Si parla di una possibile finestra tra gennaio e aprile 2018. Attualmente la società ha già aperto la sua sede italiana. A Milano si trova il nuovo quartier generale della Fre Italiana. Nome ufficiale della società che controllerà il marchio Ho. Mobile è Iliad Italia.

Ancora manca il CEO della filiale italiana della compagnia telefonica e ovviamente, non sono state ancora ufficializzati piani e tariffe telefoniche. Si parla comunque di qualcosa di super low cost e di davvero dirompente. Con 2 euro, secondo indiscrezioni che circolano in rete, si potrà avere il bundle base del nuovo operatore mobile, con tanti minuti inclusi e tantissimi giga. A circa 10 euro invece, il piano con tutto illimitato, minuti, sms, giga e roaming internazionale. Insomma una vera scorpacciata di telecomunicazione a basso costo. La sfida di Freemobile è proprio questa. Abbattere, in un mercato già molto saturo e competitivo le tariffe anche del 50%. Tra gli analisti del complicato mercato della telefonia c’ è chi ha paragonato Free alla Ryanair delle tlc, con un atteggiamento aziendale estremamente coraggioso e poco avvezzo agli accordi con i concorrenti.

Ma come farà il gestore telefonico a contenere così tanto le tariffe, pur mantenendo i propri ovvi margini? Il business dei francesi, è tutto incentrato sul risparmio e sulla riduzione dei costi del personale. In pratica, gestore telefonico non avrà quasi per nulla negozi fisici e quindi non dovrà supportare la costosa rete vendita. Giusto qualche store. Pensate che in Francia ne possiede meno di 100 a fronte delle migliaia di store della concorrenza.

In Italia una compagnia telefonica tutta nuova, pronta a sfidare sulle tariffe Tim, Vodafone e Wind Tre

In Italia proverà a fare la stessa cosa. Vendita quasi tutta online, con il sito web, già annunciato, www.homobile.it che sarà l’ hub principale della strategia commerciale. Con Ho Mobile sarà possibile gestire direttamente online ogni singolo aspetto del proprio abbonamento. I social dell’ azienda permetteranno di interagire costantemente con il team di supporto. E proprio per chi non vuole utilizzare l’ online ci sono i distributori automatici. Free Mobile ne piazzerà tantissimi in tutto il Paese e permetteranno, proprio come i distributori di snack e bevande, di acquistare in pochi minuti il prodotto scelto. Una nuova sim, una nuova promozione o il proprio numero in portabilità. Tutto in 3 minuiti e senza bisogno di commessi e negozianti. Almeno questo è quello che promettono dai piani alti della compagnia.

Insomma, contro Tim, Vodafone, Wind 3 la sfida è apertissima e l’ approccio completamente innovativo. La compagnia Free è oggi guidata dal suo medesimo fondatore: Xavier Niel, uomo estremamente carismatico e incredibilmente capace di costruire brand di successo. Niel è un appassionato di digitale e in Francia un grande investitore in startup. Oltre alle telecomunicazioni, si occupa di editoria, sempre in patria, dove è socio di Le Monde.

Xavier Niel non è solo il fondatore di Freemobile e dell’ italiana Ho.Mobile. Possiede anche una piccola ma molto ricca compagnia telefonica nel Principato di Monaco e la compagnia telefonica svizzera Salt (ex Orange). Ovunque è andato, Niel con le sue aziende, ha rivoluzionato fortemente il mercato. Le sue compagnie telefoniche sono tutte riconoscibili per l’ alta economicità delle tariffe e i tanti giga compresi nelle offerte commerciali. La La forza di Niel è proprio questa: riuscire a rivolgersi ad una generazione nuova di utilizzatori, attenti al risparmio ma spiccatamente always on. Riuscirà anche questa volta ad ottenere il successo sperato?