Le principali classificazioni delle nanotecnologie

La nanotecnologia è la scienza capace di manipolare ed organizzare i più piccoli elementi e le loro proprietà.
I trattamenti nanotecnologici sono la soluzione migliore per le aziende che intendano apportare importanti quanto uniche proprietà ai materiali dei propri prodotti, in dimensioni “nano”!

Un po’ di storia

Le nanotecnologie nascono da una proposta di Richard P. Feynman durante una conferenza di fisica tenutasi nel 1959 negli Stati Uniti.
Egli propose di utilizzare degli utensili meccanici per la realizzazione di strumenti di dimensioni inferiori e tramite gli oggetti ottenuti produrre ulteriori utensili di grandezze minori e così via fino a giungere a dimensioni che interessano grandezze dell’ordine delle molecole, realizzando così una varietà di nanomacchine dotate di una precisione atomica per la produzione di strumenti ed attrezzi.
Dall’idea di partenza ad oggi sono passati circa 60 anni e in quest’arco di tempo molte sono state le conquiste raggiunte. Ad esempio la realizzazione del primo micro-computer e con esso i suoi singoli componenti che dimostrano come le dimensioni possano essere ridotte. Conseguentemente a questo campo in via di sviluppo sono sorte diverse industrie che concentrano il loro lavoro nella produzione di componenti nanometriche per la produzione di componenti dei computer di dimensioni molecolari.

Innovazione

La principale caratteristica che riguarda le nanotecnologie è quella di andare a sostituire i classici metodi industriali che permettono di ottenere nuovi prodotti partendo da un elemento macroscopico di materiale che verrà successivamente tagliato e assemblato.
Le nanotecnologie permettono di costruire molecola per molecola i vari elementi attraverso un grado di precisione unico.
Questo modo di procedere permette di realizzare strumenti e dispositivi complessi dalle dimensione microscopiche, o meglio, nanoscopiche!
L’applicazione di questa metodologia è possibile in diversi settori ed i risultati a cui può portare hanno riscontri certamente innovativi.

Le principali applicazioni

Numerosi sono i prodotti industriali basati sulle nanotecnologie. Essi spaziano da applicazioni legate al mondo farmaceutico (nanoparticelle con rilascio mirato e più efficiente), passando per applicazioni legate alla stampa e alla relativa indiscutibile maggiore qualità (pigmenti e colori più piccoli garantiscono migliori rese), fino ad arrivare ad applicazioni in ambito automotive, come pneumatici con maggiore resistenza all’usura grazie alle particolari miscele adottate (più piccole sono le particelle del pneumatico, maggiore sarà la precisione nello scegliere la miscela di materiale corretta). Come non citare poi gli strumenti di misurazione di precisione (laser a semiconduttore) o molto più banalmente gli infiniti componenti elettronici che riempiono i nostri smartphones e laptops.
Questo e molto altro sulle nanotecnologie e sue applicazioni, potrete trovarlo all’interno del sito Tech4future.info dove si approfondisce quotidianamente il tema e le sue applicazioni.

Lo studio delle nanotecnologie in Italia

Il nostro Paese è al centro di numerosi progetti di nanotecnologie e la formazione su questo tema è focalizzata sulle due principali città italiane: Roma grazie alla Sapienza e Milano per conto del Politecnico. Di certo nei prossimi anni si potrà osservare ad una crescita di questi percorsi di studi, che garantiranno un sempre maggiore interesse e sviluppo. Ad esempio il Politecnico di Torino ha da poco istituito un corso di laurea magistrale proprio in Nanotecnologie per le ICT in collaborazione con il Minatec di Grenoble e l’École Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL).